(ultima modifica 19/3/13)
Questa volta cambiamo genere e Vi presenterò un interessantissimo e geniale artigiano italiano: Siligardi col suo marchio BIO-TECnologia.
Si tratta di un progetto non certo recentissimo, ma che tuttavia merita attenzione.
Già in passato avevo visto alcune sue realizzazioni, ma ora grazie a qualche foto inviate dal gentilissimo Ugo P., posso pubblicare un articolo ad hoc.
Iniziamo con la road bike:
Riporto il sintetico e chiarissimo commento di Ugo: "la filosofia dell'ideatore è che con una pedalata più stretta e con pedivelle più lunghe, si abbia una resa maggiore.
E qui si apre un mondo di teorie che comunque rimangono tali, perché in pratica questo sistema non è mai stato adottato e di fatto non è mai stato testato a fondo".
E qui si apre un mondo di teorie che comunque rimangono tali, perché in pratica questo sistema non è mai stato adottato e di fatto non è mai stato testato a fondo".
Qualche dato tecnico della moutain bike (a breve aggiungerò anche i dati tecnici della bici da corsa) per meglio capire il progetto:
- il carro posteriore è lungo di 118 mm;
- il movimento centrale risulta più corto della norma e misura solo 48mm!!!; inoltre è posizionato ad una altezza maggiore da terra rispetto alla norma;
- la ruota posteriore è realizzata su misura con una mega flangia per rendere maggiormente rigida la ruota: soluzione quasi inevitabile data la ridotta campanatura della ruota posteriore;
- le pedivelle sono lunghe 200 mm.!!! ed i pedali hanno una camma ad eccentrico per recuperare meglio il “punto morto inferiore”;
- da segnalare che nella road bike (come nella mountain bike) le ruote sono da 26 pollici.
Ed ora la mountain bike:
Mi piacerebbe infatti leggere qualche commento di persone che hanno personalmente testato queste realizzazioni...
interessante: http://www.zencranks.com/
RispondiEliminaciao,
Eliminasembrano 2 progetti molto simili.
Hai mai avuto occasione di provarlo il Zencranks?
negli anni 90 c'era chi nel triathlon aveva sperimentato pedivelle di questo tipo. A mio avviso i piedi si allontanano troppo in larghezza (verso l'esterno).
RispondiEliminaciao,
Eliminati riferisci al "fattore Q".
Sì in effetti tale valore (la distanza tra i 2 pedali, teoricamente se fossero paralleli) è molto importante che sia il più basso possibile. Per evitare di pedalare con la gamba (e le ginocchia) troppo larga: inconveniente che può provocare problemi alle articolazioni soprattutto delle ginocchia.
Certo in questo caso il meccanismo porta ad avere 15-20mm aggiuntivi per ciascun lato.
"Fattore Q":
EliminaLa scatola del movimento centrale in queste bici di Siligardi è larga solamente 45 mm e quindi la minima distanza tra i pedali è preservata.
Vedi immagini in:
http://www.fixedforum.it/forum/topic/86544-siligardi-prototipo-anni-90/
PS: quella pagina web punta già a questa.